Salcom Srl - Bologna, Città Metropolitana di Bologna

Stefano M.

Agenzia a ‘conduzione famigliare’, ottima per imparare a muovere i primi passi. Stipendi al minimo sindacale e servizi offerti per gestire efficientemente il proprio lavoro molto molto discutibili ( e poveri ). Vediamola come ‘formazione’ basica ma poi meglio indirizzarsi oltre! Tutto sommato dei bravi ragazzi!

antonello L.

Lavorato con quest'azienda per più o meno 6 mesi, molte promesse e altrettanti voltagabbana, tante scuse e promesse non mantenute, amministrazione, responsabile del personale, direzione inesistenti.
Unica puntualità nei pagamenti degli stipendi.
Nonostante la mia dedizione e disponibilità mi hanno negato le ultime provvigioni, motivazione, al momento dell'erogazione non lavoravo più per loro.
Massima disonestà

DJ S.

Piacevole conoscenza Vs consulente a milano oggi su yaris bianca.

Gianni U.

Lavoro in Salcom da 7 anni e finora per me sono come una famiglia! Dopo 6 mesi di contratto a tempo determinato è bastato alzarsi tutti i giorni con la voglia e la grinta, necessaria ed indispensabile per chi crede in quello che fa e ci mette passione, per ottenere un contratto indeterminato. Lavoro stimolante, orari flessibili, ottimo stipendio in proporzione alle ore lavorate, non adatto a chi piace la routine o il lavoro d'ufficio, ma consigliatissimo a chi piace mettersi in gioco e non arrendersi mai crescendo giorno dopo giorno affianco un' azienda sempre attenta alle tue esigenze!

D L.

Pessima esperienza è dir poco!!!!
Poco seria e poco affidabile
Non provateci neanche a collaborare!!!
Sono in grado di darvi tutte le prove della mancanza di serietà di questa azienda.
Non lavorateci!!!
Perdono l appalto mangiano la tua incentivazione e a te non ti pagano più.
Complimenti per la vostra mancanza di serietà
Al telefono aziendale non c è mai un referente a disposizione

Denis B.

SCAPPATE! La mia esperienza lavorativa è stata pessima. Già alla partenza la field manager è stata vaga sulla cifra dello stipendio fisso netto; mi ha proposto di lavorare dodici – quindici giorni di formazione in affiancamento durante i quali avrei dovuto solo osservare e imparare dai colleghi più esperti; dovevo aprire il negozio e rimanere circa 2 ½ – 3 ore per consentire alla store manager di cominciare il suo turno ad un orario per lei più agevole. In seguito le carte in tavola sono state tutte cambiate. I giorni di formazione erano considerati in realtà solo cinque; l’affiancamento partiva dal momento in cui arrivava la store manager o un collega (cioè 2 ½ – 3 ore dopo il mio arrivo), fino ad allora mi trovavo da solo a far fronte ai clienti nel momento della loro maggiore presenza mattutina (9,00 – 10,30 – 11,00), senza nessuno che mi affiancasse e con l’unica opzione di chiamare la store manager per qualsiasi compito (rendendo palese ai clienti che chi li stava servendo era completamente all’oscuro di ciò che stava facendo), un solo giorno di formazione in cui si è parlato solo delle offerte; altro cambio di carte in tavola, la field manager mi avrebbe lasciato solo per buona parte della mattina “per darmi più libertà”. Aggiungete che lo stesso giorno in cui mi licenziavo, si licenziava anche un venditore esperto per le stesse ragioni (mancanza di organizzazione, formazione per i neoassunti assente); clima di tensione fra il nostro stand e il negozio ospitante, addirittura insulti pronunciati contro lo store di proprietà del marchio stesso, quello del quale anche noi vendevamo i prodotti, ma per il tramite dell’appaltante Selcom; atteggiamento cafone da parte di un dipendente verso i clienti. A disposizione un solo computer “performante”, l’altro una carretta inservibile, nessun telefono di nostra proprietà (dovevamo chiedere in prestito quello del negozio ospitante, nonostante la loro profonda ostilità), neanche post it! I clienti che portavo allo stand venivano serviti dai colleghi più esperti (che ovviamente hanno segnato i “punti”) a loro favore. Poiché impreparato e solo, in un momento di panico mi sono lasciato sfuggire un contratto dopo appena sei giorni di lavoro e la store manager, anziché correggermi, mi ha umiliato accusandomi di aver distrutto il suo lavoro di mesi fino a spingermi a licenziarmi. Bello che probabilmente la procedura di licenziamento sia stata avviata da lei stessa, visto che la field manager non ne sapeva nulla (o così ha detto). Un punto a favore per la sincerità: la field manager mi ha subito spiegato che non dovevo lasciar pensare i potenziali clienti, ma “metterli all’angolo e far loro firmare il contratto”. Un costante bombardamento di messaggi del tipo “Cos’è, vendere vi fa schifo? Non vendete abbastanza! Guardate i vostri colleghi quanto sono più bravi!” più clima di competizione fra i dipendenti per accaparrarsi i punti. SCAPPATE!

Nicolò P.

Lavorare in Salcom vuol dire lavorare in una azienda accogliente, a misura d'uomo, che mostra attenzione e cura dei propri dipendenti.
Vuol dire lavorare con uno staff e una struttura che ti segue, che investe su di te, e che ti forma facendoti crescere come una figura professionale a tutto tondo, dandoti strumenti e assistenza per farlo.

Lavorare per Salcom significa fare parte di una grande famiglia, che ti segue, ti supporta, ti aiuta e ti indica la via per dare il meglio di se stessi e raggiungere il proprio obbiettivo professionale.

Per questo non finirò mai di ringraziare la Famiglia Longo, Francesco, Alessio, Gentiana e tutto lo Staff dell'azienda che non mi ha mai lasciato solo. Proprio come in una famiglia.

Valentino D.

Lavorare in Salcom vuol dire lavorare in una grande famiglia! Dopo due anni posso dire che Salcom è per me un punto di riferimento, la famiglia Longo, Francesco, Alessio e tutto lo staff sono persone straordinarie. Noi del progetto Business Account Vodafone, siamo diventati un team con una condivisione e collaborazione continua e questo è frutto dell'attenta selezione e valutazione fatta sulle figure. Qualsiasi sfida è sempre stata supportata a più mani, non mi sono mai sentito da solo! Grazie per l'opportunità Salcom!